Mizuno Wave Sky 6 è una scarpa confortevole e ben ammortizzata per la corsa su asfalto.
Si tratta di una scarpa da running da usare nel proprio allenamento quotidiano per sessioni che possano durare anche molti chilometri senza però avere pretese sul ritmo a cui ci si allena.
Come ho detto sono comode, traspiranti il giusto nelle medie stagioni (un po’ meno d’estate), adatte ai runner neutri che vogliono un pizzico di reattività ma senza esagerazione.
E’ da preferire nelle corse a ritmi medio-lenti, ovvero superiori a 4:50 min/km.
Calzata perfetta: io ho un 27,5 cm di piede ed ho scelto la taglia Euro 42,5 che corrisponde esattamente all’equivalente. L’ho sentita bene fin dall’inizio e non mi ha mai infastidito in nessun punto.
Intersuola, tomaia, conghiglia e suola
A livello tecnico la Mizuno Wave Sky 6 integra un’intersuola in materiale espanso Mizuno Enerzy Core che porta il giusto bilanciamento tra comfort e spinta con un drop di 8 mm.
La tomaia è leggera e permette una corretta traspirazione del piede, inoltre è risultata essere molto resistente nel tempo.
La conchiglia circonda e protegge a dovere la zona del calcagno ed è ben imbottita nella parte che gira intorno alla caviglia.
La suola si è dimostrata piuttosto resistente garantendo un buon livello di trazione anche sul bagnato. Le zigrinature più leggere si sono lisciate solo in alcuni punti mentre gli avallamenti più importanti sono ancora intatti. Inoltre non ci sono segni di tagli o spaccature.
484 Km percorsi
E’ una scarpa che di suo pesa 295 grammi (per il mio numero) quindi non è leggerissima, ma ben si abbina al suo target di corridori dal peso medio-alto (80-90 Kg) i quali sebbene saranno i primi a beneficiare dei pro di questa scarpa saranno anche quelli che ne vedranno venir meno l’efficacia nel tempo.
Attualmente ho percorso circa 484 Km con le mie Mizuno Wave Sky 6 e le impressioni molto positive avute al primo test sono via via andate diminuendo portandomi a scegliere il modello sostitutivo (per sapere qual’è… continua a leggere MyRunMark!). Si avverte ancora una discreta ammortizzazione sul tallone mentre progredendo verso l’avanpiede la scarpa sembra aver perso un po’ di elasticità.
Aggiungo inoltre un particolare: il motivo definitivo che mi ha spinto verso il cambio scarpa è stato il fatto che venivo da una storta presa durante un trail. La scarpa nuova, una super ammortizzata, ha reso indubbiamente più semplice la continuazione della corsa mentre con questa ormai “scarica” finivo le sessioni con un eccessivo affaticamento della caviglia.
Va infine detto che dopo questo discreto chilometraggio, avendone avuto una discreta cura nel loro utilizzo durante gli allenamenti, si presentano ancora come una gran bella scarpa da usare tutti i giorni. L’unico reale punto di usura della tomaia è sulla parte alta della conchiglia dove ha ceduto sul piede destro ed è leggermente usurato nello stesso punto del sinistro.
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